
Workshop monotipo fotografico “gum print”
Come dare alle proprie foto digitali un’atmosfera magica ed originale?
Questo workshop vi mostrerà come fare. Si tratta di stampare a mano un’immagine fotografica usando inchiostro, e una sapiente combinazione di prodotti, quali gomma arabica e gomma lacca, che si possono trovare comunemente in drogheria.
La tecnica è la “gum print”, inventata e sviluppata negli Stati Uniti a partire dagli anni ’60. A cavallo tra le antiche tecniche, per l’uso di prodotti tradizionali e la litografia, la gum print è una stampa planografica. Cosa vuol dire? Significa che la matrice usata per la stampa porta sullo stesso piano sia le parti stampabili inchiostrate, sia le aree bianche dell’immagine. Ciò detto significa che per stampare è necessario che sulla superficie della matrice avvengano dei fenomeni chimici tali da respingere l’inchiostro dalle zone che devono restare bianche e attirarlo invece nelle zone che devono rimanere ben inchiostrate. Per fare ciò ci si basa sulla naturale repulsione tra olio e acqua. La matrice è una semplice fotocopia o stampa, su carta comune, realizzata con una macchina laser. Bisogna rendere idrofile le zone bianche dell’immagine e lipofile le zone nere dove c’è il toner. Per fare questo si usa una soluzione acquosa di gomma arabica. Una volta stesa sulla fotocopia e asciugata si può procedere inchiostrando con un inchiostro grasso da stampa la matrice così ottenuta; l’inchiostro aderirà solo nelle zone scure della fotocopia dove la gomma arabica non ha aderito. Lapreventiva stesura dello strato di gomma lacca protegge la matrice e la rende più resistente all’azione meccanica del torchio. Una volta inchiostrata, si posiziona la matrice sulla pressa, ma si può anche premere a mano, o con un cucchiaio per riportare l’immagine su della carta da artistica da stampa. In questo modo è possibile stampare a mano qualsiasi immagine digitale, ma anche un disegno, o un collage, previa digitalizzazione tramite scanner e stampa al laser. A ogni passaggio si realizza un immagine unica, un monotipo fotografico, appunto, poichè una volta stampata la matrice non può più essere riutilizzata. E’ tuttavia possibile stampare infinite immagini laser sulle quali intervenire con il procedimento del monotipo, ma ciascuna stampa sarà diversa e originale, pur partendo dal medesimo file digitale.

INFORMAZIONI UTILI
Iscrizioni: Consulta le prossime date sul nostro calendario e prenota il tuo posto. Attenzione: i posti sono limitati a 10 allievi.
Durata: 3 ore.
Stagione: tutto l’anno, date in consultazione sul Calendario.
Sessioni straordinarie del workshop possono essere attivate su richiesta a condizione che a farne domanda sia un gruppo di almeno 5 partecipanti.
Costi: € 40 materiali inclusi.
Pagamento: Anticipato
stampare le foto a mano senza camera oscura "gum print"
L’obiettivo del workshop è sfruttare gli effetti grafici che può dare questa tecnica per ottenere un’immagine artistica e d’atmosfera. Il monotipo fotografico dona il meglio a partire da immagini con dettagli netti e contrastate da neri profondi. Durante il procedimento per effetto della soluzione acquosa di gomma arabica e del velo d’acqua che bisogna vaporizzare sulla matrice, si possono formare degli effetti di gocciolatura, delle texture casuali che abbelliscono l’immagine. Allo stesso è possibile andare a contaminare intenzionalmente i bianchi della foto con piccoli puntini o “fiocchetti” di inchiostro per creare un effetto molto prezioso. La carta da stampa usata può ulteriormente impreziosire il risultato finale. Normalmente si utilizza una carta per stampa calcografica tipo la Fabriano Rosaspina da 285 gr, in grado di assorbire tanto l’acqua quanto l’inchiostro. Una superficie liscia è preferibile ma è interessate sperimentare con carte da acquarello goffrate, ad esempio, per ottenere un effetto ancora più pittorico. Normalmente si stampa in monocromia, ma è possibile aggiungere delle sfumature di colore a rullo.
Una volta iscritto, l’allievo è invitato ad inviare, 2-3 immagini preferibilmente in bianco e nero e un po’ contrastate all’indirizzo della scuola, affinchè possano essere preventivamente elaborate per il workshop e stampate al laser.